BEATI VOI…!!!
Scusate se scrivo in questa sezione del forum, leggendo più sotto capirete.
No, non ho la pretesa di impersonare un ruolo da predicatore che proprio non mi si addice e per il quale non sono degno. “Beati voi” dicevo: leggendo nel forum, mi sono accorto che per la maggior parte degli scriventi, a fronte di un esborso di denaro (a volte anche considerevole), si arriva alla risoluzione del problema (meccanico, elettronico o quant’altro) della vostra M6. Non sono stato così fortunato con questo autoveicolo (M6 2.0D 143cv euro4 con DPF). Mi rendo conto che c’è stata, fin dall’inizio, una differenza incolmabile tra la mia posizione e quella della maggior parte dei partecipanti al forum: questi ultimi hanno acquistato un autoveicolo nuovo, io l’ho comprato usato. Con il veicolo nuovo si gode (!?!) della garanzia Mazda e della relativa copertura da difetti (a patto di rispettare le regole), con l’auto usata la cosa può andare in tanti modi. Specie se il veicolo faceva parte di una flotta di automobili date in leasing, come può accadere per una nota Azienda di Scandicci. Niente di grave, se non fosse per il fatto che queste Ditte hanno un servizio di manutenzione interno e non si appoggiano a quello della rete di vendita del Produttore. Così, tristemente l’officina Mazda di Verona mi mette a conoscenza del fatto che a loro quel veicolo è pressoché sconosciuto: c’è la trascrizione del controllo pre-vendita dell’ottobre 2007, un tagliando del 2010 a 80.000km e null’altro. In mezzo poteva essere capitato di tutto. Anche gli effetti di un utilizzo non corretto del veicolo da parte dell’utilizzatore (frase cara al Produttore), vedi il superamento della X sull’astina dell’olio. Tracce del lavoro per far rivivere quel motore, il mio meccanico di fiducia l’ha trovate sulla guarnizione della coppa dell’olio, altre tracce la M6 ce l’ha ancora addosso. Purtroppo quell’auto era già diventata di mia proprietà: colpa mia, a procedere con l’acquisto presso un commerciante d’auto e non presso la Rete Ufficiale Mazda. Da allora, ho vissuto tante delle problematiche minuziosamente descritte nel forum, una per tutte la presenza del DPF. Con 50.000km alle spalle, e 3 anni e mezzo di lotte contro il mostro meccanico, posso a ragione fermarmi un attimo e “tirare le somme” della mia avventura in M6. Già, tirare le somme: spendere il 50% del valore in acquisto del veicolo non è cosa sana… con 5500 euro di riparazioni varie (rigenerazioni forzate, sostituzione del DPF, acquisto di un emulatore Powerking, depressore, flangia per la valvola EGR…) se ne compra di gasolio! La sostituzione delle rondelle è cosa già fatta, una goccia rispetto ad una emorragia arteriosa, ma, come detto all’inizio, “beati voi”. Il consumo d’olio sulla mia M6 non è mai cambiato, è sempre lo stesso e pari ad un litro di 5W30 ogni 1200km (dedotto dall’olio aggiunto per percorrere 6000km). Avete letto bene. Aveva ragione il meccanico, quando sosteneva che un consumo così accentuato altro non poteva essere causato che da fasce elastiche non più tali. Aprire il motore e ripristinare la tenuta delle fasce è spesa non accettabile. Anche perché andrebbe associata la sostituzione degli iniettori, per risolvere l’odioso problema della fumosità allo scarico. Complessivamente, altri 1500 – 2000 euro da aggiungere al conto. Da qui la decisione: questa M6, con me, è arrivata al capolinea. A metà luglio verrà ceduta a compratori, che ne faranno (spero per loro) autoveicolo interessante per l’uso all’estero. Peccato…. L’avevo acquistata pensando al ruolo che a ragione deve avere un’auto ammiraglia: un oggetto prestigioso, gradevole alla vista, affidabile nei contenuti, duraturo nel tempo. Colpa mia, ad aver fatto un acquisto incauto.
|