Sabato scorso ho ritirato la mia nuova Mazda 3 e, pur avendola presa solo per due volte, ho percorso quasi 600 km e ritengo di poter esporre già le mie prime impressioni e fare un confronto con la mia precedente Mazda 3 su molti aspetti, sia statici che dinamici.
Per la precisione, le due auto sono: - Mazda 3 IV serie 2.0 MH Skyactiv-G Exclusive AT (che per brevità chiamerò "la nuova") - Mazda 3 III serie 2.2 Skyactiv-D Exceed AT (che per brevità chiamerò "la precedente"... non "la vecchia" perché, a parte qualche sgrattugiamento sui paraurti, sembrava ancora nuova e andava benissimo)
(per chi non lo sapesse, "AT" sta per cambio automatico)
Tralasciando l'aspetto estetico degli esterni, molto soggettivo, dico subito che per molti aspetti con la nuova, per chi ha avuto la precedente, c'è una sensazione di continuità e di feeling tipicamente Mazda, ma per alcuni aspetti sembra un'auto completamente diversa, quasi di un'altra marca o di un'altra categoria.
In particolare, i due (o tre?) aspetti che più la differenziano dalla precedente (tralasciando il motore, che ovviamente è completamente diverso come tipologia e merita un discorso a parte), ovvero gli aspetti che rappresentano a mio avviso il più grande passo avanti della nuova e che fanno veramente la differenza, sono:
- il comfort - gli interni e le dotazioni
quindi, in sintesi, la qualità della vita a bordo quando si viaggia. Questo confermato dai commenti di mia moglie, che si è innamorata subito della nuova (prima per il look, poi per il comfort come passeggera) e ne tesse le lodi, cosa che raramente faceva con la pur ottima precedente.
Ma questa è solo la premessa: ora andiamo nel dettaglio punto per punto. Mettetevi comodi.
GLI INTERNI Come già accennato, secondo me gli interni della nuova rappresentano uno dei maggiori "plus" rispetto alla precedente, e comunque sono di alto livello anche rispetto alla concorrenza contemporanea (ho potuto fare un confronto quasi diretto con la nuova Focus, nello stesso concessionario... e non c'è storia!) Ovviamente il mio giudizio è per l'allestimento top, l'Executive, che ha gli interni in pelle. La precedente arrivava al massimo all'allestimento Exceed, come era la mia. Non per sminuire la mia precedente, che mi ha dato tante soddisfazioni e ricorderò sempre con piacere, ma al confronto con la nuova sembra quasi una segmento B, o una segmento C di almeno 10 anni fa. Salto in avanti notevole, un'atmosfera all'interno molto diversa, e questo non semplicemente per il design degli arredi o la qualità dei materiali e dell'assemblaggio, ma proprio per l'impostazione generale. Netta la sensazione di guidare un'auto di una categoria o di un segmento superiore, e non per modo di dire. Tutto contribuisce a creare un'atmosfera molto piacevole e raffinata, da auto molto più costosa, e in questo la plancia e il tunnel più importanti e avvolgenti, e gli interni in pelle (morbida e piacevole al tatto) fanno veramente la differenza, oltre a una sensazione generale di solidità e di "ben fatto" molto appagante, visto il prezzo non esagerato dell'auto (pagata solo 1.300 € in più rispetto a quanto pagai la precedente 5 anni e mezzo fa!) Pure l'odore entrando in auto (aspetto stranamente quasi mai considerato) è molto più gradevole rispetto alla precedente, probabilmente grazie agli interni in pelle. La precedente ha sempre avuto un odore degli interni poco piacevole (sempre criticato da mia moglie, che è molto sensibile sotto questo aspetto), anche dopo 5 anni di uso e pulizie a fondo. Non uso deodoranti per auto perché mi danno fastidio. Il fatto che gli interni nella nuova siano tutti neri, persino i montanti e il "cielo", in viaggio di giorno non dà alcun fastidio. Anzi, ho l'impressione che siano più riposanti a lungo andare. Dunque, plancia decisamente più appagante e armoniosa, con la fascia rivestita in pelle e il display centrale molto più integrato nelle linee, senza più la sensazione di "posticcio" e "appoggiato" che poteva esserci nella precedente, pur rimanendo alto, nella posizione ideale (per me) per la consultazione. Come già detto, molto più appagante anche il tunnel, più largo e alto e senza più i "buchi" a vista dei portabottiglie (ora nascosti da uno sportellino a scomparsa). Bella la finitura "piano black", ma ci devo stare attentissimo, perché so che è molto delicata e soggetta a graffi. Passo avanti notevole anche per il poggiabraccio centrale, molto più ampio e morbido, alla giusta altezza. Per me è comodo poggiarci il gomito anche quando ho entrambe le mani sul volante. Più ampio il vano portaoggetti sottostante. E per il braccio sinistro, più comodo e morbido anche il poggiabraccio sulla portiera. Trovo molto bello il design del rivestimento della portiera, con un aspetto tridimensionale e materiali belli a vedersi (fascia in pelle a parte). Una delle cose che apprezzo di più è il sedile guida regolabile elettricamente. Ce l'avevo nella mia prima Mazda (una 6 Sport del 2003) e quando sono passato alla 3 precedente mi è mancata molto, anche perché era pessima come regolazioni, poco intuitive e con l'inclinazione dello schienale a scatti. Con la nuova è tutt'altra storia: regolazioni millimetriche (anche per altezza e inclinazione seduta, e per il supporto lombare), comandi intuitivi e facili da azionare anche "tastoni" con la porta chiusa, due memorie (le ho già impostate entrambe per confrontare alla lunga due impostazioni nettamente diverse). Trovare velocemente la posizione di guida ideale è un gioco da ragazzi. Secondo me, vale la pena prendere la Exclusive anziché la Exceed anche solo per questo. In conclusione, per quanto riguarda gli interni, la nuova batte di gran lunga la precedente. Sotto questo aspetto non c'è niente della precedente che rimpiango.
LA STRUMENTAZIONE Cambiamento abissale (o epocale) anche per il quadro strumenti. Quello della precedente era molto più essenziale e giovanile, quasi "giocattoloso", molto più adatto a una moto che a un'auto. Quello della nuova è completamente diverso, sembra quello di un'auto di un'altra marca. Molto più ampio, sobrio ed elegante nella grafica, più ricco di informazioni ma comunque ben leggibile. L'unico difetto di leggibilità l'ho trovato nell'indicatore del consumo istantaneo, soprattutto con gli occhiali da sole. Non c'è una lancetta e non è facile percepire la variazione e l'entità del valore. Ma ho risolto impostando la strumentazione di tipo B (anziché A, come di default) che per consumo istantaneo e autonomia presenta solo le cifre, molto più leggibili e immediate. Così, tenendo impostato il consumo medio nel riquadro centrale, ho sempre sott'occhio 3 valori che mi interessano (consumo istantaneo, consumo medio e autonomia), mentre nella precedente ero costretto a "switchare" con il tasto Info al volante per cambiare da uno all'altro. Mi piace molto questa cosa. In più un gradito ritorno della lancetta per l'indicatore del carburante, e del termometro dell'acqua. In conclusione, strumentazione promossa a pieni voti.
IL SISTEMA DI INFOTAINMENT Anche qua un bel passo avanti, anche se scorrendo il menu si capisce che il nuovo discende dal precedente. E' più ricco e ha una grafica più sobria ed elegante, sulla scia dello stile della strumentazione. Lo schermo non è touch, ma per me non è problema, visto che si controlla agevolmente con i comandi (molto buoni) sul tunnel. D'altra parte, vista la distanza, sarebbe stato molto arduo raggiungere il display con le dita, avendo la cintura di sicurezza allacciata. Oltre alla migliore risoluzione del display, apprezzo in particolar modo tre "plus" rispetto alla precedente: Android Auto, le telecamere e il tasto Preferiti. Android Auto lo trovo utilissimo, tanto da chiedermi come facevo senza prima. Lo uso soprattutto per la navigazione (Google Maps e Waze), la musica in streaming (ho un abbonamento a Deezer HiFi, quello con qualità CD) e le notifiche di Whatsapp (che intelligentemente non ti fa leggere ma ascoltare, almeno mentre si è in marcia). E il tutto funziona molto bene, senza intoppi. Per quanto riguarda la navigazione, spesso preferisco GMaps al navigatore integrato perché più pratico e versatile da usare. Comodissimo impostare prima la ricerca sullo smartphone, a casa, per poi trovarsela bell'e pronta sul display dell'auto. Più comoda anche la ricerca direttamente in auto, perché il riconoscimento vocale di Google funziona molto bene, al contrario di quello del navigatore Mazda (che non azzecca quasi mai le richieste vocali). In più, GMaps da poco ha anche la segnalazione degli autovelox, oltre a quella storica del traffico. Devo ancora provare bene Waze, ma comunque per richieste semplici (tipo "torna a casa") va bene anche il navigatore integrato. Il tasto Preferiti lo trovo comodissimo: ti presenta subito i preferiti del navigatore, delle stazioni radio e DAB e (mi sembra) dei contatti. E' una lista unica, e finché i preferiti sono pochi va bene così. Ma se dovessero diventare diverse decine? Telecamere: una delle cose che apprezzo di più della nuova Mazda 3. Immagini ben visibili, molto nitide. Molto utile la vista dall'alto, anche se "spezzettata" fa capire bene cosa si ha intorno. Parcheggiare e passare in luoghi stretti diventa facilissimo, senza apprensioni. Sono quasi inutili i sensori di parcheggio, ma comunque avere anche un avviso acustico è una sicurezza in più. Tutto ciò fa dimenticare uno dei difetti maggiori della Mazda 3, ovvero la scarsa visibilità posteriore. E chi guarda più attraverso il lunotto e i finestrini posteriori? Se dietro fosse tutta chiusa come un camper, per me sarebbe lo stesso. In parcheggio molto utile anche la possibilità di abbassare automaticamente gli specchietti in retromarcia, sia a destra che a sinistra, in modo da avvicinarsi con precisione ai marciapiedi, senza rischio di strusciare con le ruote. Inoltre, telecamere e sensori automaticamente si attivano automaticamente quando mi avvicino un po' troppo a chi mi precede. Per quanto riguarda l'impianto audio, invece, sono rimasto parzialmente deluso. Intendiamoci, è sicuramente migliorato rispetto al precedente, ma forse avevo aspettative troppo elevate. Le alte frequenze si sentono abbastanza nitide e dettagliate, la scena sonora è abbastanza buona e regolabile su più livelli, ma vista la presenza del subwoofer mi aspettavo un suono più pieno e corposo, che non riesco a raggiungere neanche alzando i bassi. C'è però da dire che sono abbastanza esigente su questo: di solito ascolto musica con cuffie Sennheiser di buona qualità.
IL MOTORE Due motori completamente diversi, non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo. Qui vengono fuori le differenze maggiori, nella guida, tra la nuova e la precedente. Per chi conosce un po' le moto, scendere da una Mazda 3 con lo Skyactiv-D 2.2 da 150 cv (turbodiesel) e salire su una con lo Skyactiv-G 2.O da 122 cv (benzina aspirato) è un po' come scendere da una moto 1000 bicilindrica e salire su una moto 600 4 cilindri. Per me non è certo una sorpresa: sapevo benissimo cosa mi aspettavo e ho fatto una scelta consapevole, della quale non mi pento (almeno per ora). Vengo da 14 anni di turbodiesel, ma ho anche una Micra 1,2 a benzina aspirata e quindi non sono del tutto disabituato a un certo tipo di guida "vecchio stile", in epoca di turbo a tutto spiano. Sicuramente una cosa che mi mancherà (forse l'unica) della mia precedente Mazda 3 è la grande coppia ai medi regimi, soprattutto quando si tratta di fare sorpassi veloci partendo da velocità medio-basse, o di uscire sparati fuori da una curva quando si guida allegramente. Sotto questo punto di vista non c'è storia, un benzina aspirato (a meno che non abbia cilindrata doppia) non può competere con un turbodiesel e richiede uno stile di guida diverso. Se si cercano un po' di prestazioni, bisogna andare a cercarle in alto, cioè nella parte alta del contagiri. Per fortuna però in questo caso viene in aiuto (e pure molto) il cambio automatico, come spiegherò in dettaglio nella prossima sezione. Comunque lo Skyactiv-G 2.O non è affatto un motore pigro: per una guida normale e rilassata è molto piacevole, non dà mai l'impressione di essere in affanno. Se servono le prestazioni, sopra i 4000 giri tira fuori una bella grinta. Non è certo una spinta brutale, di quelle che ti incollano al sedile, ma sale su di giri che è un piacere, senza sforzo apparente. Per ora non so dire fino a che regime sale così bene, perché per ora preferisco non tirarle il collo. Prima o poi devo provare a mettere benzina a più alto numero di ottani. Su un video youtube qualcuno ha detto che con la benzina a 97 ottani questo motore migliora sensibilmente. Per il resto, questo motore ha delle frecce al suo arco rispetto al diesel. Innanzitutto la fluidità e la linearità dell'erogazione, che lo rendono più piacevole e facile da guidare quando si va a passeggio o si gira in città, o comunque quando non servono accelerazioni repentine. La disattivazione dei cilindri è praticamente inavvertibile: se uno non lo sapesse che c'è questa funzione, penserebbe che va sempre a 4 cilindri. Altro grande pregio è la sua silenziosità, paragonato al turbodiesel. Una differenza avvertibile soprattutto alle basse velocità, quando non ci sono rumori di fondo che possono attenuare o coprire il rumore del motore. Per quanto lo Skyactiv-D sia silenzioso per essere un diesel, non potrà mai essere piacevole - dal punto di vista acustico - quanto un motore a benzina. Anche quando la lancetta del contagiri va su, il rumore dello Skyactiv-G non è mai invadente o fastidioso. Insomma, un motore che predilige la regolarità piuttosto che una guida "scattosa". Se usato nel modo giusto, è estremamente piacevole, altrimenti può sembrare un po' "isterico" per la sua voglia di andare su di giri, sollecitato dal cambio automatico.
IL CAMBIO AUTOMATICO In teoria è l'elemento che è cambiato di meno rispetto alla precedente: sembra proprio lo stesso cambio. Ma in verità qualche differenza c'è. I cambi marcia sembrano ancora più impercettibili, un po' più fluidi e veloci, ma non so dire se grazie a un affinamento del cambio stesso o al piccolo aiuto del motore elettrico del sistema ibrido, che dà una piccola mano nei cambi marcia (come so che è per il cambio manuale). Ma la differenza più grossa è nella logica di funzionamento: è stata chiaramente adattata all'erogazione di un motore a benzina aspirato, così diversa da quella di un turbodiesel, e quindi scala marcia da solo molto volentieri, cercando di tenere allegro il motore ogni volta che ce n'è bisogno (secondo me a volte pure quando non ce n'è tanto bisogno). In questo modo la guida di un aspirato a benzina, che ha bisogno di girare in alto per tirare fuori la grinta, è molto facilitata. Con il cambio manuale ci sarebbe molto più impegno da parte del guidatore, anche se è un impegno molto piacevole, viste le notevoli doti del cambio manuale della nuova 3. In certi frangenti secondo me è un po' troppo solerte a scalare marcia, per esempio quando si viaggia col cruise control adattivo e dopo un rallentamento dovuto a un'auto che si ha davanti, per riprendere velocità scala più marce e fa alzare molto i giri, come se avesse molta fretta di tornare alla velocità di crociera. Abituato al precedente, che scalava raramente e teneva sempre bassi i giri, ora a volte mi fa quasi l'effetto CVT (cambio a variazione continua), con i giri che vanno immediatamente su quando si preme di più sull'acceleratore. La modalità Sport rende ancora più evidente questa propensione a scalare marcia e a tenere su i giri, pure troppo per la maggior parte dei casi. Però in caso di sorpassi veloci o uscite di curva sparate, dà un bell'aiuto. Devo provare meglio questa modalità con il cambio manuale, in modo che decido io che marcia tenere e vedere la differenza nella risposta dell'acceleratore, che in teoria dovrebbe essere più pronta. In conclusione, un cambio automatico che si adatta perfettamente alle caratteristiche del motore, anche se a volte mi sembra un po' troppo solerte a scalare marcia. Per chi fosse indeciso e non avesse pregiudizi sull'automatico, comunque lo consiglio.
IL COMPORTAMENTO SU STRADA Premessa importante: la nuova monta gomme Bridgestone Turanza T005, la precedente Dunlop Sport Maxx TT. Quindi la nuova monta gomme più turistiche. A sensazione, le Turanza hanno una spalla più morbida (e infatti sono anche più confortevoli), ma non è facile fare paragoni esatte tra gomme su auto diverse. In linea di massima l'impostazione del comportamento in curva è sempre quello: vengono privilegiate la sicurezza e la facilità di guida alla sportività e all'agilità, nella precedente come nella nuova. Per chi si aspettava una nuova 3 più "affilata" e "aggressiva" in ingresso di curva, resterà deluso. Per chi si è abituato al comportamento della precedente, con la nuova non avrà grosse sorprese. L'agilità e la prontezza di ingresso nelle curve strette rimangono sempre un po' carenti, con una iniziale sensazione di inerzia. Questo credo sia dovuto in gran parte all'impostazione dello sterzo, che tra le curve si vorrebbe un po' più pronto e diretto. Sicuramente si è voluto un compromesso per rendere più rilassante la guida in autostrada: uno sterzo più pronto e diretto sarebbe stato più impegnativo ad alte velocità. E in effetti in autostrada la guida è estremamente rilassante e affatto impegnativa, anche nei curvoni. Dunque, ingresso in curva sempre un po' lento, ma meno sensazione di pesantezza all'anteriore rispetto alla precedente. Ma la vera differenza si sente più nel trasferimento di carico, prima che ci si stabilizzi sulle ruote esterne: mi sembra un bel po' più progressivo e dolce rispetto alla precedente. Quando poi ci si è stabilizzati, la sensazione di sicurezza e stabilità è notevole. A causa dello sterzo poco diretto, nelle curve più strette si sente spesso il bisogno di "chiudere" di più. In questo caso nessun problema: basta sterzare di più e non fa una piega, il grip dei Turanza sembra molto buono. Una sensazione molto rassicurante. A proposito, credo che se quelli del canale youtube Km77 avessero fatto il test dell'alce con queste gomme, anziché con le mediocri Toyo Proxes (che hanno evidenti problemi di grip), avrebbero fatto fare una figura molto migliore alla nuova 3. Quindi, in percorrenza di curva comportamento molto sicuro e stabile, che fa perdonare l'ingresso penalizzato da po' troppa inerzia. Altra differenza che ho notato: a parità di velocità in curva, rispetto alla precedente si sente meno la forza centrifuga, quindi è meno fastidioso per i passeggeri. Ciò è confermato dal fatto che prima mia moglie si lamentava quando prendevo le curve allegramente, mentre ora no. Penso che questo sia dovuto all'azione del G-Vectoring. Insomma, come comportamento in curva finora mi sembra che vada più o meno come (ma anche un po' meglio) la precedente. E il tanto discusso ponte torcente al posto del più raffinato multilink? Boh, sfido chiunque che non sia un tester professionista a trovare le differenze al retrotreno su strada. Dietro è sempre ben piantata. Forse ci sarà una differenza percepibile sulle curve sconnesse e dissestate, di quelle pericolosissime per i motociclisti in piega, ma spero di incontrarne il meno possibile. Oppure la differenza si può capire nella guida al limite, fortemente sconsigliata su strada, al limite in pista. Ma questa non è certo un'auto da pista. Per finire, due parole sui freni. Rispetto alla precedente, il pedale mi sembra un bel po' più consistente e solido. Non si sente affatto la frenata rigenerativa, e questo è un bene perché così non sembra che freni in due tempi. Per quanto riguarda l'efficacia in frenate impegnative, non so dire, perché freno sempre molto dolcemente e progressivamente. In conclusione, per me promossa a pieni voti per il comportamento su strada, con riserve per quanto riguarda l'agilità e la prontezza dello sterzo, come per la precedente.
IL COMFORT Qui arriviamo a un vero punto di forza della nuova 3 rispetto alla precedente: è innanzitutto molto più silenziosa. E questo non solo per il motore più silenzioso, quasi inavvertibile ai bassi regimi e abbastanza educato anche agli alti, ma anche per un isolamento acustico dall'esterno molto migliore, che dà una sensazione molto più ovattata. Viaggiare così è veramente un piacere, molto rilassante. Una sensazione così finora l'avevo provata solo su auto del calibro di Audi A6, BMW serie 5 e Mercedes Classe E, non certo su una segmento C. Grazie alla silenziosità, a parità di velocità sembra di andare più piano rispetto alla precedente. Per esempio, a 90 km/h sembra di andare a 70-80 km/h. Anche su sconnessioni e asfalto rovinato è meno rumorosa, sia per l'isolamento dall'esterno che per la qualità e solidità degli interni (almeno per ora che è nuova). A velocità autostradali, molto ridotti i fruscii dell'aria: li noti solo se ci fai caso. E il rumore di rotolamento delle gomme? Boh, non saprei dire, non ci ho fatto caso. Forse un po' su asfalto ruvido e rovinato. Per quanto riguarda l'assorbimento delle sospensioni, ha sempre un'impostazione un po' rigida, come la precedente: buche e dossi si sentono, ma più morbidamente. Rispetto alla precedente, "balla" di meno sulle strade un po' dissestate, come lo sono spesso - purtroppo - strade e superstrade italiane. Su asfalto liscio, invece, sembra di andare sul velluto, grazie forse anche alle gomme più turistiche. Comunque, auto estremamente comoda e rilassante in tutte le condizioni, in città come nei viaggi, grazie anche all'ambiente interno molto piacevole. Mercoledì ho percorso circa 400 km su strade di tutti i tipi e alla fine mi sembrava di essere tornato a casa troppo presto.
I CONSUMI Su questo aspetto è forse un po' troppo presto per un giudizio realistico, sia perché il motore è ancora nuovissimo e presumibilmente legato, sia perché tendo ad andare piuttosto piano, limitando le volte in cui cerco le prestazioni (per lo più nei sorpassi). Ma posso già dire che è un motore che consuma pochissimo, quasi a livello di un turbodiesel, quando si va a velocità costante e si disattivano 2 cilindri. Per contro, consuma molto di più quando "si tira il collo", in città o comunque quando ci sono molte variazioni di velocità. Finora ho fatto solo due uscite (tendenzialmente molto tranquille): nella prima, 160 km, da computer di bordo ho letto una media di 5,6 l/100 km. Nella secondo, circa 400 km e molto più varia (provinciale, statale, superstrada, città, autostrada e percorso "tuttecurve" appenninico), 5,4 l/100 km. Niente affatto male, ma ho sempre avuto una guida sempre piuttosto fluida. Per un confronto diretto con la precedente, c'è dalle mie parti un percorso di una trentina di km che posso usare allo scopo perché è pochissimo trafficato e mi consente di guidare sempre allo stesso modo. Bene, con la precedente in questo percorso facevo 3,9 l/100 km (c'è una lunga discesa che aiuta molto), con la nuova - ad assoluta parità di condizioni - 4,4 l/100 km. Direi niente affatto male per un 2000 a benzina, a patto però di andare tranquilli. Prima o poi farò una prova consumi con guida sportiva.
GLI ADAS Per finire, due parole sugli ADAS. In cinque anni è cambiato parecchio, per quanto riguarda gli ausili di sicurezza alla guida. La precedente aveva praticamente solo la frenata assistita a bassa velocità (che più di una volta mi ha salvato da un tamponamento), ora sulla nuova c'è di tutto, anche l'aiuto per quando si esce in retromarcia da un parcheggio. Io ho ho provato soprattutto il mantenimento di corsia, che consiglio di mantenere attivo solo su superstrade e autostrade, o comunque su lunghi rettilinei. Funziona bene: se ti avvicini alla linea ti manda solo un avviso visivo al centro del quadro strumenti, se la "calpesti" aggiunge una vibrazione allo sterzo (che sembra proprio che stai su una linea di quelle coi rilievi) e agisce sullo sterzo per riportarti in carreggiata. Ciò ti costringere a usare gli indicatori di direzione ogni volta che cambi carreggiata, altrimenti l'auto ti "rema contro" ogni volta che vuoi oltrepassare la linea. A chi questo dà fastidio, si può disattivare, però lasciando sempre l'utilissima frenata di emergenza automatica.
CONCLUSIONI Secondo me, la nuova Mazda 3 2.0 MH Skyactiv-G AT è un'auto molto adatta a chi vuole viaggiare in pieno relax nel comfort e nella sicurezza, in un ambiente molto piacevole. E' invece poco adatta a chi predilige una guida aggressiva, a chi vuole provare emozioni sportive e vuole un ingresso in curva fulmineo, a chi vuole riprese brucianti senza andare su di giri con il motore.
Per finire, un elogio alla mia precedente Mazda 3 2.2 Skyactiv-D AT del 2014: è stata l'auto più affidabile che ho mai avuto (a parte la Micra, che però ha fatto solo 40.000 km in quasi 13 anni). Mai un problema di rilievo, solo rumorini degli interni che andavano e venivano e, inizialmente, blocchi al sistema di infotainment, sistemati con gli aggiornamenti.
_________________ Mazda 3 IV (2019) 2.0 MH Skyactiv-G Exclusive AT Sonic Silver Metallic Mazda MX-5 ND (2016) 1.5 Skyactiv-G Exceed Soul Red
Precedenti: Mazda 3 III (2014) 2.2 Skyactiv-D Exceed AT Aluminium Metallic (73.000 km) Mazda 6 I (2003) 2.0 CD 4 porte Sport (230.000 km in totale)
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